CARLO IV E LE CRISI REALI IN UNGHERIA

di Davide Galluzzi

La fine della Prima Guerra Mondiale portò grandi sconvolgimenti nell’Europa centro-orientale. Il crollo dei grandi Imperi che, da lungo tempo, dominavano la regione, condusse alla nascita di nuovi Stati che desideravano affermarsi e rafforzarsi e a una serie di sommovimenti politici.
L’Ungheria, in particolare, vide il rapido avvicendarsi di diversi regimi politici, passando dalla storica monarchia alla repubblica democratica sfociata poi in quella socialista, per tornare, infine, a una monarchia restaurata, una “monarchia senza re” affidata al reggente Miklós Horthy. Questo riapriva il dibattito intorno alla figura del monarca, tanto più feroce in quanto un re incoronato, in linea teorica, esisteva già: Carlo IV d’Asburgo, la cui precedente rinuncia al trono era considerata da molti, egli in primis, come non valida.
Proprio dei due tentativi di Carlo IV, falliti a causa dell’opposizione dei cosiddetti Stati successori, delle Grandi Potenze e di parte della leadership ungherese, parleremo in questo articolo.