di Federica Fornasiero
La fase relativa all’archivio di deposito è fondamentale e delicata, in quanto si tratta di una fase transitoria e semiattiva. I documenti infatti “riposano” nell’archivio di deposito in attesa delle procedure di scarto e versamento. Lo scarto è l’insieme delle procedure di valutazione periodiche, necessarie e indispensabili, al fine di selezionare «quale parte della documentazione prodotta da un ente debba essere conservata in maniera permanente (con relativo passaggio dagli archivi di deposito agli archivi storici) e quale […] possa essere invece distrutta, ossia inviata al macero». A questo punto, le unità selezionate per la conservazione permanente vengono versate negli archivi competenti, storici per gli enti non statali o privati dichiarati, di Stato per gli archivi statali; viene altresì stilato un elenco di versamento.
