L’OCCUPAZIONE ALLEATA DELL’ISLANDA

di Davide Galluzzi

L’occupazione alleata dell’Islanda, iniziata con l’invasione inglese del 10 maggio 1940 e terminata con il ritiro dei Marines statunitensi dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale, fu un evento spartiacque nella storia dell’isola perché rappresentò la rottura di un isolamento secolare e l’entrata, seppur indirettamente, in un conflitto europeo e mondiale. Inoltre, è stato durante questo periodo di occupazione straniera che giunse a compimento il processo di totale indipendenza dell’Islanda dalla Corona danese e la successiva integrazione nel blocco NATO, superando così quella neutralità su cui si era a lungo basata la politica estera di Reykjavík. Stranamente, questo evento così importante, non solo per il popolo islandese, è stato spesso sottovalutato dalla storiografia, non trovando forse il giusto spazio che meriterebbe.

LA RIBELLIONE DI SHAYS

di Davide Galluzzi

Pochi anni dopo la conclusione della Rivoluzione americana e la conseguente nascita degli Stati Uniti d’America, la giovane Repubblica venne scossa da quella che è passata alla storia con il nome di Ribellione di Shays, ossia l’insurrezione armata di numerosi contadini del Massachusetts oppressi da pesanti debiti.
Repressa nel giro di un anno, la Ribellione di Shays ebbe tuttavia una forte eco nel dibattito costituzionale degli Stati Uniti d’America.