RITRATTI FEMMINILI DAL MUSEO ARCHEOLOGICO DI VENEZIA: ANTONIA MINORE

di Michele Gatto & Patricia Caprino

All’interno della dinastia Giulio-Claudia, le donne hanno spesso avuto la possibilità di mettersi in evidenza e di mostrare le proprie capacità politiche. Tuttavia, ci sono stati dei casi in cui queste, nonostante il prestigio e la loro influenza, sono rimaste nell’ombra: un esempio è quello di Antonia Minore, figlia di Marco Antonio e Ottavia, sorella di Ottaviano. Dopo aver sposato Druso Maggiore, figlio di Livia, dal quale ebbe Germanico, Livilla e Claudio, una volta rimasta vedova a causa della morte prematura del marito, riuscì a svincolarsi dalle politiche matrimoniali di Augusto e a non risposarsi. In questo modo, divenne un modello di virtù familiare proprio per la condizione di univira, che però non la escluse dall’avere un ruolo importante nella famiglia imperiale.

RITRATTI FEMMINILI DAL MUSEO ARCHEOLOGICO DI VENEZIA: LE MATRONE DEI FLAVI

di Michele Gatto

Al termine della guerra civile del 68-69 d.C. scoppiata a seguito della morte di Nerone, l’impero passò nelle mani di Vespasiano, che ne ristabilì l’equilibrio perduto con la fine della dinastia Giulio-Claudia. Tra gli aspetti che però differenziavano la dinastia Flavia dalla precedente, sicuramente si può individuare la minore visibilità delle sue matrone. Ad eccezione di Domizia Longina, le altre donne della famiglia hanno in genere assunto un profilo più riservato, tanto da essere definite “invisibili”, forse anche per il poco tempo trascorso ai vertici del potere.

LA PIRAMIDE DI CHEOPE

di Emiliano Ancarola

Nell’immaginario comune, quando si pronuncia la parola Egitto immancabilmente si pensa all’archeologia. In effetti la civiltà egizia è stata una delle più floride dell’antichità e ci ha lasciato diverse tracce del suo passato, come templi, obelischi, oggetti in metallo prezioso, la grande sfinge ed imponenti aree funerarie tra cui la Valle dei Re e le piramidi, soprattutto quelle dell’altopiano di Giza. Se però Giza è diventata così importante, lo si deve ad un faraone ambizioso vissuto circa 4500 anni fa: il faraone Khufu, più comunemente conosciuto con il suo nome ellenico Cheope.