CARLO IV E LE CRISI REALI IN UNGHERIA

di Davide Galluzzi

La fine della Prima Guerra Mondiale portò grandi sconvolgimenti nell’Europa centro-orientale. Il crollo dei grandi Imperi che, da lungo tempo, dominavano la regione, condusse alla nascita di nuovi Stati che desideravano affermarsi e rafforzarsi e a una serie di sommovimenti politici.
L’Ungheria, in particolare, vide il rapido avvicendarsi di diversi regimi politici, passando dalla storica monarchia alla repubblica democratica sfociata poi in quella socialista, per tornare, infine, a una monarchia restaurata, una “monarchia senza re” affidata al reggente Miklós Horthy. Questo riapriva il dibattito intorno alla figura del monarca, tanto più feroce in quanto un re incoronato, in linea teorica, esisteva già: Carlo IV d’Asburgo, la cui precedente rinuncia al trono era considerata da molti, egli in primis, come non valida.
Proprio dei due tentativi di Carlo IV, falliti a causa dell’opposizione dei cosiddetti Stati successori, delle Grandi Potenze e di parte della leadership ungherese, parleremo in questo articolo.

LA STREGONERIA NELL’UNGHERIA D’ETÀ MODERNA

di Davide Galluzzi

Parlare di stregoneria e caccia alle streghe nell’Ungheria d’Età Moderna significa parlare di un fenomeno estremamente complesso. Non bisogna infatti dimenticare come, per buona parte del periodo considerato, il Regno non fosse diviso solo politicamente, con maggior parte del territorio sotto dominazione ottomana, ma anche religiosamente, con una forte presenza calvinista in diverse regioni ungheresi. Questa divisione della cristianità ebbe un ruolo fondamentale nelle peculiarità della caccia alle streghe ungherese grazie allo sviluppo di una assai più cauta demonologia calvinista. La complessità di questo fenomeno, tuttavia, non consiste solo nell’aspetto religioso, ma anche nel fatto che l’analisi della stregoneria, in Ungheria come altrove, comporta l’analisi di numerosi aspetti delle società d’Età Moderna e impone un approccio multidisciplinare che non si limiti alla mera ricostruzione degli eventi o al solo aspetto religioso.