LA CONSULTAZIONE E LA CONSULTABILITÀ DEI DOCUMENTI ARCHIVISTICI

di Federica Fornasiero

Di norma, l’accesso agli archivi storici è gratuito. Il Codice dei Beni Culturali specifica all’art. 103, comma 2 che «l’accesso alle biblioteche e agli archivi pubblici per finalità di lettura, studio e ricerca è gratuito». Gli archivi devono predisporre di un adeguato spazio adibito alla consultazione dei documenti (purtroppo, non sempre si hanno spazi adeguati, come accade, per esempio ma non solo, nel caso di piccoli archivi parrocchiali), nel quale è possibile prendere visione non solo delle carte, ma anche del regolamento di sala studio (che generalmente enumera diritti e doveri dell’utente, procedure, divieti ed eventuali sanzioni, servizi) e degli strumenti di ricerca; qualche archivio mette inoltre a disposizione una biblioteca più o meno corposa.

RIORDINO ARCHIVISTICO, DESCRIZIONE E INVENTARIAZIONE

di Federica Fornasiero

Tra i compiti principali dell’archivista si possono sicuramente annoverare il riordino, la descrizione e l’inventariazione. Il riordino archivistico attiene alla fase dell’archivio storico ed è l’operazione preliminare e necessaria all’inventariazione. Dopodiché, si passa alla descrizione e alla conseguente compilazione dei relativi strumenti di ricerca e consultazione. L’inventario è l’epilogo delle operazioni di descrizione archivistica e si compila ad archivio (storico) riordinato.

SCARTO E VERSAMENTO

di Federica Fornasiero

La fase relativa all’archivio di deposito è fondamentale e delicata, in quanto si tratta di una fase transitoria e semiattiva. I documenti infatti “riposano” nell’archivio di deposito in attesa delle procedure di scarto e versamento. Lo scarto è l’insieme delle procedure di valutazione periodiche, necessarie e indispensabili, al fine di selezionare «quale parte della documentazione prodotta da un ente debba essere conservata in maniera permanente (con relativo passaggio dagli archivi di deposito agli archivi storici) e quale […] possa essere invece distrutta, ossia inviata al macero». A questo punto, le unità selezionate per la conservazione permanente vengono versate negli archivi competenti, storici per gli enti non statali o privati dichiarati, di Stato per gli archivi statali; viene altresì stilato un elenco di versamento.

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI ARCHIVI ITALIANI, LA LORO CLASSIFICAZIONE E LE TRE FASI DELL’ARCHIVIO

di Federica Fornasiero

Durante il nostro percorso, prima di tutto è bene comprendere le definizioni di archivio e fondo. Secondariamente, gli archivi possono essere suddivisi in pubblici e privati. Inoltre, prendono la loro “denominazione” – vengono quindi classificati – in base alla loro natura oppure da funzioni e scopi dei soggetti produttori. Infine, la vita degli archivi ha tre fasi: archivio corrente, di deposito e storico.

BREVE STORIA DEGLI ARCHIVI: DAL SETTECENTO ALL’ITALIA POSTUNITARIA

di Federica Fornasiero

Il Settecento, secolo dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese (che pose fine all’ancien régime), portò alla pubblicità degli archivi, caratterizzati a partire dalla nascita delle signorie dai cosiddetti trésor des chartes e dagli archivi segreti del potere pubblico. In Italia, la gestione archivistica rimase frammentata e soggetta agli ordinamenti locali fino all’Unità, quando si pose l’impellente problema di trovare una soluzione alla situazione ereditata e di organizzare l’accentramento e l’uniformità delle norme e delle metodologie archivistiche. Il XIX secolo rappresentò, pertanto, un periodo di svolta e di dibattito in merito.

BREVE STORIA DEGLI ARCHIVI: MEDIOEVO ED ETÀ MODERNA

di Federica Fornasiero

A seguito della caduta dell’Impero Romano d’Occidente e della nascita dei regni romano-barbarici, l’unità archivistica romana subì un duro colpo: le pratiche archivistiche persero quella continuità che aveva caratterizzato l’antichità romana; andò altresì scemando anche l’importanza di un centro regolatore delle pratiche di ricezione e ordinamento della documentazione prodotta. Tuttavia, a partire dalla tarda antichità fino all’Età Moderna non si perse la consapevolezza dell’importanza di salvaguardare i documenti.

BREVE STORIA DEGLI ARCHIVI: GLI ARCHIVI DELL’ANTICHITÀ

di Federica Fornasiero

Qual è lo scopo degli archivi? La funzione principale degli archivi e degli archivisti è la conservazione e la salvaguardia della memoria, sia a fini amministrativi, sia di ricerca storica. Memoria e testimonianza di sé e della propria civiltà sono qualcosa che gli uomini, sin dall’alba dei tempi, si impegnano – più o meno consapevolmente – a conservare e tramandare ai posteri.

ARCHIVI: COSA SONO, A COSA SERVONO, COME SI ACCEDE

di Federica Fornasiero

Inauguriamo la nostra rubrica cercando di porre le basi per districarsi tra le diverse nozioni archivistiche e per rispondere a domande che sono tutt’altro che banali: cosa sono gli archivi? A cosa servono? Come ci si accede?