LE PINTURAS DE CASTAS

di Davide Galluzzi

La scoperta del continente americano e le spedizioni dei Conquistadores portarono, come noto, alla nascita dell’Impero coloniale spagnolo e all’incontro-scontro con le popolazioni native da un lato e la manodopera schiavile di origine africana, ben presto importata nelle colonie, dall’altro.
Questi tre gruppi etnici, nonostante i vani tentativi della Corona, non vivevano separati tra di loro, ma sovente si univano dando così vita a una varietà biologica impensabile in Europa. 
Furono proprio le menzionate unioni e la società coloniale nel senso più ampio del termine a fornire il contesto in cui nacquero e si svilupparono le cosiddette pinturas de castas.

GLI AZTECHI E LA PRATICA SACRIFICALE

di Michele Gatto

Fare luce sulle popolazioni mesoamericane, o più in generale precolombiane, non è semplice a causa della scarsità di fonti, nella maggior parte dei casi spazzate via dall’arrivo degli Europei. Nonostante tutto, gli stessi cronisti che parteciparono alla conquista dell’impero azteco ci hanno lasciato dei resoconti utilissimi, sebbene parziali ed incompleti. Lo scopo di questo articolo è quello di provare a spiegare un aspetto fondamentale della vita degli Aztechi, cercando non solo di attuarne una breve ricostruzione, ma anche di illustrarne le reali motivazioni. Si tratta di una pratica che inorridì gli Spagnoli, poi da essi strumentalizzata per sostenere la barbarie di quella civiltà e giustificarne l’annientamento: il sacrificio umano.