L’ASCENDENZA DIVINA DI ALESSANDRO

di Michele Gatto

Alessandro Magno è uno dei personaggi storici più conosciuti, identificato principalmente come un grande condottiero militare in grado di espandere il proprio regno fino ai confini dell’India. Tuttavia, c’è un altro aspetto legato alla sua figura che ha contribuito ad accrescerne la leggenda: la sua presunta ascendenza divina. Oltre ai legami dinastici, che gli premettevano di vantare antenati divini, Alessandro fu definito “figlio di Zeus” dai sacerdoti di Zeus Ammone presso l’oasi di Siwa. Questo episodio avrebbe avuto dei risvolti decisivi a renderlo immortale e anche per coloro che ne raccolsero l’eredità politica, abili a sfruttarne propagandisticamente l’immagine a scopo legittimante. In questo modo, il fascino di Alessandro è riuscito ad attraversare indenne i secoli.

TITO QUINZIO FLAMININO, IL “LIBERATORE” DELLA GRECIA

di Michele Gatto

Fin dai primi secoli della sua esistenza Roma ha intessuto contatti e relazioni con il mondo greco. Se inizialmente erano dovuti soprattutto ai rapporti con le città della Magna Grecia e della Sicilia, dal II secolo a.C. si incrementarono decisivamente con la conquista della Grecia continentale. Questa conquista doveva però passare dalla vittoria sui Macedoni che la controllavano, trasformata abilmente in una liberazione fittizia dei Greci. Protagonista di queste vicende è stato Tito Quinzio Flaminino, console romano che sconfisse Filippo V e la cui personalità ben simboleggia le trasformazioni culturali conseguenti alla sempre più massiccia e continua influenza greca sul mondo romano.