RITRATTI FEMMINILI DAL MUSEO ARCHEOLOGICO DI VENEZIA: LE MATRONE DEI FLAVI

di Michele Gatto

Al termine della guerra civile del 68-69 d.C. scoppiata a seguito della morte di Nerone, l’impero passò nelle mani di Vespasiano, che ne ristabilì l’equilibrio perduto con la fine della dinastia Giulio-Claudia. Tra gli aspetti che però differenziavano la dinastia Flavia dalla precedente, sicuramente si può individuare la minore visibilità delle sue matrone. Ad eccezione di Domizia Longina, le altre donne della famiglia hanno in genere assunto un profilo più riservato, tanto da essere definite “invisibili”, forse anche per il poco tempo trascorso ai vertici del potere.

RITRATTI FEMMINILI DAL MUSEO ARCHEOLOGICO DI VENEZIA: GIULIA DOMNA

di Michele Gatto

Una volta conclusa l’esperienza della dinastia Antonina a seguito dell’uccisione di Commodo nel 192 d.C., ebbe inizio un periodo di grave crisi e di guerre civili, durante il quale l’elemento militare divenne sempre più preponderante. La situazione si normalizzò con l’ascesa al potere di Settimio Severo, acclamato imperatore dalle legioni della Pannonia nel 193 e in grado di sconfiggere gli altri pretendenti alla porpora, raggiungendo il potere assoluto nel 197 d.C.: di origine africana, Severo diede vita ad una nuova dinastia, legittimata attraverso la creazione di un legame con gli Antonini e nella quale ebbe un ruolo fondamentale la moglie, Giulia Domna.

RITRATTI FEMMINILI DAL MUSEO ARCHEOLOGICO DI VENEZIA: AGRIPPINA MAGGIORE

di Michele Gatto

Osservando i ritratti marmorei di età romana presenti presso la Sala IX del Museo Archeologico di Venezia, si può notare la presenza di quello appartenente a un personaggio femminile di rilievo all’interno della dinastia Giulio-Claudia e, più in generale, della lunga serie di augustae succedutesi nei palazzi imperiali romani. Stiamo parlando di Agrippina Maggiore, figlia di Giulia e Agrippa, nipote di Augusto, moglie di Germanico e madre di Caligola: insomma, una donna dalla personalità e dal curriculum di tutto rispetto.