CENNI AI GIUBILEI NELLA PRIMA ETÀ MODERNA, TRA MORALIZZAZIONE E MONDANITÀ (SECC. XV-XVII) 

di Marco Giuseppe Longoni

Istituito nel 1300 da Bonifacio VIII, il giubileo è una delle ricorrenze più importanti della tradizione e della vita della Chiesa cristiana cattolica. Un evento che anche in questo anno santo richiama a Roma numerosi pellegrini, desiderosi di ottenere l’indulgenza giubilare, ovvero la liberazione dal peso del peccato e dalle sue conseguenze. In questo articolo, dopo una breve ricostruzione delle origini veterotestamentarie del giubileo cristiano, viene proposta l’analisi di due aspetti che hanno caratterizzato le ricorrenze giubilari nella prima età moderna: l’esigenza di una maggiore moralità, emersa in risposta alle tesi di Lutero, e la connotazione politica che questi eventi finirono per assumere, finalizzata a esaltare la superiorità del pontefice o delle principali monarchie europee.

LA LOTTA PER LE INVESTITURE: LO SCONTRO EPOCALE TRA PAPATO E IMPERO

di Federica Fornasiero

Tra XI e XII secolo, papato e impero si scontrarono in quella che verrà poi definita la lotta per le investiture. Questo fu un vero e proprio conflitto, caratterizzato da scomuniche, nomine e deposizioni, che esplose tra le due massime autorità dell’epoca per affermare la supremazia politica, economica, territoriale e simbolica. Al centro della disputa vi era il diritto di nominare i vescovi del Sacro Romano Impero, un privilegio che da tempo legava gli alti prelati all’imperatore mediante rapporti vassallatico-beneficiari, mediante cioè investitura. A partire dall’XI secolo, la temperie socioculturale, religiosa e politica dell’Europa stava cambiando. In questo fervente clima maturò non solo la controversia per stabilire chi dovesse per diritto nominare gli alti prelati, ma anche chi potesse vantare la supremazia sull’altro e sulla comunità dei fedeli: il papa o l’imperatore?

LO SCONTRO TRA GIOVANNI XXII E MATTEO VISCONTI, I SUOI FIGLI E I SUOI FAUTORI: OMNES DE PRAVITATE HERETICA LEGIPTIME CONDENNATOS

di Federica Fornasiero

In questo breve articolo si è cercato di spiegare una questione complessa, dalla svariate sfaccettature e considerabile sotto diversi punti di vista. Si è quindi cercato di fare una sintesi che possa essere il più possibile esaustiva e che possa anche stimolare la curiosità dei lettori. Si è visto come la lotta tra papato e impero si intersechi con la famigerata questione ghibellina italiana e come il pontefice e l’imperatore si siano mossi su un terreno tutt’altro che solido. Si è voluto inoltre considerare, anche attraverso le fonti, come si agì nei confronti di chi si reputava ribelle e come questa disobbedienza venisse paragonata al crimine di eresia. È inoltre interessante notare come cambino le strategie di attacco o difesa in base alle contingenze. Mosse e contromosse hanno delineato un quadro sicuramente complicato, ma estremamente interessante.

IL MITO DI ALESSANDRO VI: DA PASQUINO AI GIORNI NOSTRI

di Sofia Degli Esposti

I Borgia sono, come li ha definiti M. Mallett, «the most infamous family in history». Innumerevoli romanzi, serie TV e articoli sono stati scritti su di loro e l’interesse per questa famiglia non accenna a diminuire. Perché sono così interessanti e intriganti? Quali aspetti delle loro personalità stimolano l’immaginazione di romanzieri e sceneggiatori, rendendoli appassionanti per il pubblico? Qui si vuole ricostruire il mito di Alessandro VI: dalle pasquinate che lo prendevano di mira, ai romanzi e alle serie televisive dei giorni nostri. Analizzando le caratteristiche delle pasquinate, si esaminerà come le accuse al loro interno, poi espanse in altri generi letterari, e le dicerie popolari sui Borgia, abbiano posto le basi per la creazione del mito negativo di Alessandro VI e della sua famiglia.