di Davide Longo.
Cosa ci facevano dei cinesi a scavare trincee sulla Somme, accanto ai fanti inglesi e francesi che combattevano furiosamente per pochi metri di terreno? Proviamo a fare luce sul ruolo che ebbero gli abitanti del Regno di Mezzo nella Prima guerra mondiale sul teatro europeo, e di come questo conflitto influenzò la vita politica, economica e sociale di questo immenso paese asiatico.
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TRINCEE IN AFRICA AUSTRALE
di Davide Longo.
Molto spesso ancora oggi la Prima guerra mondiale, non solo sulla stampa mainstream ma anche in certi contesti specialistici, viene trattata come un fatto del tutto nuovo nel panorama globale che precede il 1914. Troviamo spesso affermazioni di un certo tenore, che descrivono la Grande Guerra come fattore dirompente che sorprese le elites militari europee e che presentò per la prima volta delle caratteristiche militari del tutto inedite per l’epoca. Lungi dal voler minimizzare il ruolo di cambiamento epocale che la Grande Guerra ebbe in ogni ambito della vita civile e militare dell’Europa dell’epoca – un discorso parzialmente diverso può essere fatto, invece, per certi altri scenari della guerra, soprattutto quello africano – il presente articolo si propone di evidenziare che vi furono, nei decenni che precedettero la guerra, casi specifici in cui certe operazioni militari limitate non solo si strutturarono in maniera molto simile a quelle della Grande Guerra, ma vennero anche percepite – almeno in certi ambienti specifici – come “nuove” e “inedite” ben prima della deflagrazione del conflitto mondiale. Nello specifico, molte operazioni militari svolte durante la prima e la seconda guerra anglo-boera presentarono delle caratteristiche nuove, che più avvicinano ai nostri occhi quelle esperienze belliche a quanto avvenne perlomeno sul fronte occidentale e meridionale europei della Prima guerra mondiale.
I DUE MUSSOLINI
di Davide Longo.
Il 28 giugno 1914 Gavrilo Princip, un giovane nazionalista serbo-bosniaco, uccide Francesco Ferdinando, Arciduca d’Austria ed erede al trono imperiale. Esattamente un mese più tardi, il 28 luglio, l’Austria Ungheria dichiara guerra alla Serbia, considerata la grande regista dell’assassinio. Da quel momento una grande reazione a catena trascina nel conflitto cinque delle sei grandi potenze che a vari livelli si contendono l’egemonia sull’Europa.
In Italia uno dei grandi registi dell’entrata in guerra del Belpaese è Benito Mussolini, esponente di spicco del socialismo italiano che per il suo voltafaccia dal neutralismo all’interventismo venne espulso dal partito. Come, quando e perché avvenne questo cambiamento di rotta politica da parte del giovane Mussolini? Ripercorriamone le tappe grazie all’aiuto della stampa dell’epoca.