CIRO A FIRENZE: LA PREDIZIONE DI SAVONAROLA

di Francesca Messa

La vicenda fiorentina durante le guerre d’Italia vede come protagonista Girolamo Savonarola, frate ferrarese e poi priore del convento di San Marco, le cui prediche vengono accolte dal popolo di Firenze come sinonimo di rinascita e di uscita da un difficile periodo di “tirannia” medicea.

LA BATTAGLIA DI CASCINA: INGANNI E STRATEGIE IN UNO SCONTRO TARDO-MEDIEVALE

di Matteo Nasi

Nel contesto della guerra pisano-fiorentina, John Hawkwood iniziò la sua carriera come capitano di ventura, al comando dell’esercito pisano. Le cause della battaglia di Cascina (1364) furono le rivendicazioni territoriali delle due città. Nel 1356, Pisa irritò Firenze stabilendo un dazio sui beni fiorentini che entravano dal suo porto. Firenze rispose instradando la sua mercanzia attraverso il porto senese di Talamone. Le tensioni tra i due comuni toscani esplosero violentemente nel maggio 1362, quando Firenze conquistò Pietrabuona, città oggetto di contese.

IL VIAGGIO NEL MEDIOEVO: IL MERCANTE E GLI SPOSTAMENTI TRA LEVANTE E OCCIDENTE

di Riccardo Marchetti

Gli orizzonti degli uomini del Medioevo erano tutt’alto che ristretti: viaggi per terra e per mare capaci di collegare Londra e le Fiandre con il Mediterraneo Orientale e il Mar Nero.
I mercanti non restavano certo rintanati nei fondaci ma accompagnavano le loro merci, incontravano i fornitori e allestivano spedizioni. Rotte e percorsi erano stabiliti con precisione, indicando con estrema accuratezza dove e quando i convogli avrebbero fatto tappa. Viaggi, scoperte e scambi di informazioni attraverso incontri vicini e lontani, tanto alla ricerca di mercati quanto di persone e culture.

PUNIRNE UNO, EDUCARNE CENTO

di Davide Longo

Cosa lega Castruccio Castracani, signore di una importante porzione di Toscana a inizio Trecento, e il noto motto delle Brigate Rosse che fa da titolo a questo articolo? La violenza, potremmo rispondere, o meglio una certa idea di violenza, che oltre a colpire direttamente un individuo o un gruppo di persone, arriva ad avere un valore educativo, didattico e repressivo nei confronti di una collettività. In questo articolo ci si concentra proprio su questo tipo di violenza esercitata da Castruccio negli anni del suo regime signorile, tenendo presente che talvolta una modifica urbanistica può in effetti essere altrettanto violenta di una esecuzione sommaria, sulla pubblica piazza, del nemico sconfitto.