BISANZIO E I SUOI CONFINI: DALL’OCCIDENTE AI BALCANI

di Michele Gatto & Riccardo Marchetti

L’impero romano d’Oriente, o impero bizantino, ha rappresentato una realtà politica in grado di rigenerarsi continuamente nel corso della propria storia, nonostante le crisi interne ed esterne che lo hanno attraversato. Un aspetto fondamentale per la sua sopravvivenza è stato sicuramente la gestione dei confini, la cui elasticità ne ha provocato l’allargarsi ed il restringersi conseguentemente alle politiche di espansione o contenimento via via adottate, ma anche all’entità delle minacce esterne da affrontare. In ogni caso, questi confini non hanno mai segnato una netta separazione verso popoli vicini e lontani, ma anzi sono stati punto di contatto attraverso i quali estendere la propria influenza politica e culturale, come ai tempi del limes romano, così da affermare la supremazia universale dell’impero.

IL VIAGGIO NEL MEDIOEVO: IL MERCANTE E GLI SPOSTAMENTI TRA LEVANTE E OCCIDENTE

di Riccardo Marchetti

Gli orizzonti degli uomini del Medioevo erano tutt’alto che ristretti: viaggi per terra e per mare capaci di collegare Londra e le Fiandre con il Mediterraneo Orientale e il Mar Nero.
I mercanti non restavano certo rintanati nei fondaci ma accompagnavano le loro merci, incontravano i fornitori e allestivano spedizioni. Rotte e percorsi erano stabiliti con precisione, indicando con estrema accuratezza dove e quando i convogli avrebbero fatto tappa. Viaggi, scoperte e scambi di informazioni attraverso incontri vicini e lontani, tanto alla ricerca di mercati quanto di persone e culture.

LA CULTURA DEL MERCANTE MEDIEVALE

di Riccardo Marchetti

L’emergente ceto mercantile fu sicuramente abile nel plasmare la realtà del proprio tempo; i suoi membri non si limitarono alla sfera economica della loro attività ma divennero al contempo commercianti, politici, diplomatici, scrittori e mecenati. Tutto questo fu reso possibile soprattutto grazie ad una attenta preparazione culturale, in grado di divenire un vero e proprio contraltare a quella ecclesiastica. La cultura mercantile, a cavallo dei secoli XIV e XV, si dimostrò essere uno dei maggiori veicoli di innovazioni, oltre che l’ultima grande manifestazione della civiltà medievale.

IL DRAGO NELL’IMMAGINARIO MEDIEVALE

di Riccardo Marchetti

Il Medioevo è senza dubbio il periodo storico sul quale l’uomo contemporaneo ha lavorato più di fantasia. La versione fantastica dell’età di mezzo è così radicata da essere, per i non addetti ai lavori, spesso difficilmente scindibile dalla parte storica. Tra le immagini più comuni che albergano nella mente, per quanto riguarda il Medioevo di stampo fantastico, vi è quella di un cavaliere intento a sconfiggere un drago.