THE HISTORY OF THE STANDARD OIL COMPANY

di Giacomo Cozzaglio

All’inizio del XX secolo, la stampa americana e soprattutto i giornalisti che la animavano erano noti con una parola dal sapore dispregiativo: muckrackers, ovvero rastrellatori di letame. Il termine fu coniato nel 1902 dal presidente Theodore Roosevelt per riferirsi a quella parte del mondo del giornalismo che si occupava prevalentemente della denuncia dei mali della società americana contemporanea.
Si trattava di un filone che comprendeva periodici come i settimanali e i mensili i cui dipendenti si occupavano di raccontare i disagi sociali nelle metropoli statunitensi in espansione e il dilagare del malaffare e delle frodi nel mondo della finanza. Questi giornalisti si distinsero nella connotazione assai professionale del loro lavoro che pose le basi del moderno giornalismo d’inchiesta: la raccolta di informazioni, dati e testimonianze verificabili divennero le armi con le quali sfidare l’enorme influenza dei grandi capitali. Questo articolo si occupa di una di queste giornaliste, Ida Tarbell, che mise i bastoni fra le ruote a una delle più grandi aziende statunitensi, la Standard Oil Company.

GLI AZTECHI E LA PRATICA SACRIFICALE

di Michele Gatto

Fare luce sulle popolazioni mesoamericane, o più in generale precolombiane, non è semplice a causa della scarsità di fonti, nella maggior parte dei casi spazzate via dall’arrivo degli Europei. Nonostante tutto, gli stessi cronisti che parteciparono alla conquista dell’impero azteco ci hanno lasciato dei resoconti utilissimi, sebbene parziali ed incompleti. Lo scopo di questo articolo è quello di provare a spiegare un aspetto fondamentale della vita degli Aztechi, cercando non solo di attuarne una breve ricostruzione, ma anche di illustrarne le reali motivazioni. Si tratta di una pratica che inorridì gli Spagnoli, poi da essi strumentalizzata per sostenere la barbarie di quella civiltà e giustificarne l’annientamento: il sacrificio umano.

“COSE STRANE E ORRIBILI”, L’ARRIVO DEL POMODORO IN ITALIA

di Beatrice Cattaneo

«I pomodori del mio orto portavano nel loro DNA un pizzico di quella storia» afferma Charles C. Mann in 1493, Pomodori tabacco e batteri, come Colombo ha creato il mondo in cui viviamo (2013), in riferimento alle sue ricerche riguardo le origini di questo famosissimo alimento. È sorprendente, e l’autore lo sottolinea spesso, come le cose che oggi riteniamo più scontate e a portata di mano – e che ci verrebbe da definire parte tradizionale della nostra dieta – in realtà abbiano una storia che le conduce molto lontano da noi, sia nel tempo che nello spazio. Grande fascino, in questo senso, riveste sicuramente il legame tra la storia e la biologia nello studio di flora e fauna, che ha condotto a degli studi di grandissimo interesse anche e soprattutto nell’ambito della storia dell’alimentazione…