AEDI E RAPSODI: MUSICA E CANTO NEI POEMI OMERICI

di Manuel Alfa

L’origine di quella che oggi è comunemente definita “musica classica” rappresenta uno degli interrogativi fondamentali e dibattuti dai teorici della musica . La sua nascita viene tradizionalmente collocata nell’antica Grecia, attraverso l’analisi e lo studio di figure emblematiche come gli Aedi e i Rapsodi, ossia cantori che avevano il compito di intonare canti epici, talvolta accompagnati da strumenti musicali e coreografie. Queste pratiche, profondamente radicate nella cultura greca, costituiscono uno degli antecedenti storici più significativi per la comprensione dello sviluppo della musica occidentale.

RE LEGISLATORE, SIGNORE DEL MARE E GIUDICE DEI MORTI: UN BREVE PROFILO CRITICO DI MINOSSE

di Giulia Zinedine Fuschino

Minosse, mitico re di Creta, è conosciuto da tutti sin dalle scuole. Tuttavia, si può dire di saper proprio tutto su di lui? L’articolo vuole chiarire alcuni punti sulla sua figura, riportandone un profilo critico più ampio possibile.

IL CULTO DI APOLLO A SPARTA

di Michele Gatto

Il culto di Apollo può essere considerato uno dei più importanti, se non il principale, dei culti spartani. Al dio erano dedicate tre feste, le Giacinzie, le Carnee e le Gimnopedie, ed era venerato sotto diverse forme, principalmente come Apollo Carneo e Apollo di Amicle. In Laconia, la regione spartana del Peloponneso, gli furono dedicati una trentina di santuari, la maggior parte dei quali concentrata presso il monte Taigeto. Il presente articolo intende analizzare i culti riservati ad Apollo a Sparta non solo nella loro dimensione religiosa, ma anche in quella sociale, descrivendo la personalità del dio ed il modo in cui questa si legava alle sue forme di venerazione. Un culto, quello spartano, che implicava anche fattori non esclusivamente religiosi per il particolare legame col santuario di Delfi.

BRASIDA DI SPARTA: UN EROE O GUERRAFONDAIO? PER UN PROFILO DEL PERSONAGGIO NELL’ATENE DEL V a.C.

di Giulia Zinedine Fuschino

Il generale spartano Brasida divenne un eroe della Guerra del Peloponneso (430-404 a.C) grazie ad una formidabile abilità militare e politica. L’articolo che vi presentiamo restituisce un ritratto di questo generale attraverso le opere di due diversi autori ateniesi, i “nemici” Tucidide e Aristofane.

PAESTUM, CROCEVIA DI CULTURE

di Michele Gatto

Fondata alla fine del VII secolo a.C., Poseidonia divenne presto una delle città più ricche della Magna Grecia, cercando di colmare successivamente il vuoto politico lasciato dalla decaduta madrepatria Sibari. In seguito, i contatti con le popolazioni indigene, come i Lucani, avrebbero portato la polis ad assumere un tessuto sociale e culturale variegato, nel quale ebbero luogo numerose commistioni. Ciò non sarebbe cambiato nemmeno con l’arrivo dei Romani, ai quali probabilmente bisogna attribuire il passaggio al nome Paestum. Progressivamente abbandonata a partire dalla tarda antichità, la città venne “riscoperta” durante il XVIII secolo, diventando meta di intellettuali, artisti e viaggiatori del Grand Tour provenienti da tutta Europa, a conferma della vocazione multiculturale di Paestum.

CILONE DEVE MORIRE: L’AFFAIRE CILONIANO TRA STORIOGRAFIA E PROPAGANDA

di Giulia Zinedine Fuschino

Nell’Atene del VII secolo a.C. si consuma un efferato eccidio. Nel clima teso della polis controllata delle famiglie gentilizie, l’aristocratico Cilone con i suoi compagni tenta di instaurare una tirannide occupando l’Acropoli, sede del potere. La risposta sarà durissima: una strage, i cui autori vengono puniti con l’esilio. Questo articolo vuole ricostruire la vicenda attraverso l’analisi delle fonti e tentare di chiarire come questo evento ai limiti tra un racconto e una realtà storica venga usato per screditare, due secoli dopo, la stirpe dei leader della democrazia ateniese: gli Alcmeonidi.

ALLA RICERCA DELL’IMMORTALITÀ: L’ADOZIONE IN GRECIA E ROMA ANTICA

di Giulia La Cognata

Da Achille e Fenicio ad Edipo e Polibo, da Mosè e la figlia del Faraone a Minosse ed Asterio: il mito e la letteratura offrono una pluralità di esempi di adozione. Eppure, si tratta di un istituto problematico, discusso, ambiguo, all’origine di molteplici teorie. Società differenti prevedono, ovviamente, richieste e soluzioni diverse, ma possiamo comunque individuare alla base della pratica una «mancanza che occorre colmare»: l’adozione sarebbe, dunque, «l’espediente che nella nostra società, come beninteso anche in altre, viene messo a disposizione per porre rimedio alle “falle”».

LA BIGAMIA DI SOCRATE SECONDO LA TESTIMONIANZA PERIPATETICA

di Tecla Terazzi

Nel presente elaborato con la generica espressione di “uomo greco” mi riferisco al cittadino maschio che godeva di pieni diritti, dal momento che la donna era in una condizione di subordine. Se infatti, a partire dall’età ellenistica (III secolo a.C.) la donna greca dell’Asia Minore e delle isole dell’Egeo poté godere di una maggiore emancipazione grazie per esempio all’influenza dei modelli di vita orientali e al buon livello di istruzione garantito ad ambo i sessi, la sua corrispettiva ateniese era completamente esclusa dalla vita sociale fin da tempi più remoti. L’uomo greco di condizione non servile, dunque, godeva di tutti i diritti legati all’essere cittadino ed era tenuto al rispetto delle leggi patrie laiche e a quelle relative alla sfera religiosa, ma era altresì vincolato da precisi vincoli etici espressi soprattutto dal teatro del V secolo a.C., di cui l’esempio più fulgido e noto è certo quello ateniese. Il Socrate del titolo e cioè il filosofo e “pungente tafano” della gioventù più in vista dell’Atene classica non sfugge a queste considerazioni testé spiegate.

NICIA E LA DISFATTA ATENIESE IN SICILIA

di Michele Gatto

La guerra del Peloponneso è indubbiamente uno degli eventi più importanti e conosciuti della storia greca, talmente vasto da contenere al suo interno vicende che farebbero tranquillamente storia a sé. Una di esse è la spedizione ateniese in Sicilia, conclusasi con una vera e propria catastrofe militare. A guidare questa campagna fu Nicia, un politico ateniese moderato, costretto suo malgrado dagli eventi e dal sistema democratico di Atene abilmente manipolato dall’ambizioso Alcibiade. Avvenimenti giunti fino a noi grazie a pagine memorabili di cronaca scritte da Tucidide.

280-265 a.C.: IL REGNO DI AREO I TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE

di Luca Segagni

Nonostante il suo regno sia scarsamente documentato, a differenza di quello dei re riformatori Agide IV e Cleomene III, Areo I è stato sicuramente uno dei primi sovrani spartani che intendeva non solo restituire alla città la sua antica dimensione di stato egemone nel Peloponneso, ma anche ‹‹scambiare il suo profilo politico tradizionalmente eccezionale con uno di normalità “ellenistica”››.